maggio 2013 - Echotime Fan City

sabato 25 maggio 2013

16:58

Two Guys Metal Reviews, recensione Genuine

Two Guys Metal Reviews, recensione Genuine
Echotime is an interesting cinematic prog band with a powerful sound that proves the excellent musicianship of the groups members. Their new album Genuine is a unique slab of what the band call 'Movie Metal'. An interesting release with some genuinely terrifying album art this record shows a band with a sound that is all to their own and who can easily carve out their own niche in a crowded prog scene trying to find a life after djent. Filled with epic vocal swoops and huge piano lines this is a fun listen to say the least, even if by the end it does start to overstay its welcome.

One of the sings that the listener notices right away on this record is that their are a lot of shot 'filler tracks' these usually introduce a sort of cinematic theme. While they add flavor to the release I think they might be better just integrated into songs. Overall though this record is a very impressive musical achievement. There is a wonderful combination of cinema music and heavy metal for an end result that should appeal to many fans. The keyboards are especially well done and help to give the music a very unique vibe. It keeps the 'movie' theme going quite nicely.

To finish, Genuine shows a lot of potential and Echotime seem to have all of the elements necessary to become a great prog band, their are just a few bits and ends that need to be modified. Still, after 200 gigs in two years the future seems to be very bright for this Italian prog act. It makes me excited to think how this groups sound can be refined and streamlined in the future. With a little more work and tightening of the songwriting these guys could become truly huge. 
If you're looking for the next big thing in prog, it could very well be Echotime!
Fonte  Two Guys Metal Reviews

venerdì 24 maggio 2013

11:37

Heavy Metal.it, recensione Genuine

Heavy Metal.it, recensione Genuine
Per recensire Genuine ci vorrebbero molte pagine, creando una sorta di recensione a racconto, trattandola come una favola, narrandola ad un pubblico che non può che rimanere a bocca spalancata e magari anche con una strisciolina di bava colante a lato. Oppure, posso sintetizzare la mia recensione sul loro lavoro, ed anche sul gruppo stesso, definendolo semplicemente … Favoloso.. ma favoloso in tutti i sensi, perché ascoltandoli, avremo la reale sensazione di esserci catapultati nel bel mezzo di un libro o di un film di fantascienza di quelli colossali, con scenografie imponenti e personaggi fantastici, che attraverso una morale ben determinata, dai valori e dalle tematiche importanti, ci educano musicalmente e magicamente all’interpretazione ed alla comprensione del messaggio. Gli Echotime prendono le redini di questi aspetti e ci guidano musicalmente ed emotivamente attraverso paesaggi fantascientifici alla Conan Doyle.
Ci sono troppi aspetti da analizzare, da raccontare, da descrivere, forse non nei minimi dettagli, ma bisogna prestare attenzione a questi italiani, che hanno portato e stanno portando, a mio modestissimo parere, la logic(il)logic Records / Andromeda Dischi a potersi vantare di avere promosso talenti come questi. Al di là dell’abilità esperta e grandiosa nel mixaggio, questi ragazzi dimostrano capacità molto notevoli sotto tutti gli aspetti. Faccio notare subito la piccola nota stonata di questo lavoro, ovvero la pronuncia inglese un attimino da ripassare, per poi concedermi in modo liberatorio, al racconto ed all’elogio del loro lavoro e della loro poliedricità, nonché duttilità impiegata in tutti i generi che raccolgono.
Che cos’è Genuine? Genuine è un concept album diviso in 4 parti o capitoli principali, le quali raccolgono al loro interno altre parti o più precisamente “atti musicali” : due track e due interlude che al loro interno vedono destreggiarsi abilmente generi come Prog, Opera Rock, Symphonic metal, Power metal, Pop e Industrial, che marcano e delineano così il tema concept e le immagini che rispecchiano la trama di Genuine. Se in the Cage, che è l’intro di “The Key, ovvero la prima delle 4 parti, riconosciamo l’impronta sontuosa da “cinematic prog metal” dove la sinfonicità si accarezza ad un prog per culminare in un heavy molto più duro e roccioso di non dubbia tecnica ed abilità. Proseguendo con le altre riconosciamo pure subito la gemellare somiglianza vocale del cantante con quella di Englund. La versatilità di Cangini la si capta subito da questa prima parte. In Show your Faces, ultima atto di The Key, i cori sinfonici suggellano le doti non così frequenti e adatte per definire questo album come un debutto …

In The Chaos, seconda parte, la presenza industrial si fa sentire molto di più con atmosfere più dure e apocalittiche, ma viene lievemente ammorbidita da assoli e riff abili ed incisivi. Cangini qui è un’ esplosione e una sorpresa.. a volte ti sembra di ascoltare Coverdale, a volte Udo per poi tornare al già citato Englund. Bisogna sempre fare un plauso molto energico agli interlude, che sino ad ora non hanno avuto quel famoso effetto “patacca” appiccicata lì, che invece in tanti altri album dei “grandi” io personalmente spesso ho trovato. Sono sempre inseriti come rilegature preziose fra i pezzi, permettendo fluidità e continuità che scivola perfettamente.
Siamo al terzo blocco, The Rising. Dopo il primo interlude, troviamo Echoes e qui mi soffermo sulla interpretazione del cantante che, nonostante l’estrema difficoltà del pezzo, ha dato prova di essere non solo intonato ma di essere davvero perfetto in ogni occasione ed evenienza musicale: l’elasticità con cui passa da un prog, piuttosto che un power per lanciarsi nel pop e ributtarsi nel rock simphonyc, è davvero mirabile. Sentire per credere! E la sensazione di Rising, di libertà, quindi di risollevamento e di fuga da quella prigione e situazione , attraverso la sua interpretazione ed attraverso la parte strumentale la si capta completamente, merito anche delle tastiere che contribuiscono a questo senso di leggerezza.
L’ultima parte, The Last Breath, si apre con un interlude per poi passare in Fragile Pantomime .. Ecco, qui rimango senza parole.. Sembra di essere dentro un musical adesso, dove il pathos con Daniel, il vero personaggio del loro concept, sembra uscire come un fumetto fuori dall’album, attraverso le note e tutti i suoi stati d’animo si vivono inesorabilmente in ogni sfumatura di chitarra, di basso, batteria e contorsioni vocali e questa sensazione la si vive fino alla fine dell’album.

Il trailer di Genuine è una sorta di animated movie che ci segnala già quali saranno le scene sonore
che ci faranno viaggiare al suo interno, scene talmente magiche ed attraenti, che creano non solo tridimensionalità, ma un coinvolgimento tale, da non volere o potere dare un voto, perché si è troppo presi a capire che cosa succederà dopo quella scena, o quali saranno le sorti del protagonista e dei personaggi …
Così, i veri protagonisti, alla fine dei conti, si scopre che siamo proprio noi.
Attraverso la loro interpretazione e bravura, gli Echotime ci fanno fiondare in un mondo che è (e sarà) inevitabile da sfuggire. E il vero incanto si compie nel momento in cui si tralasciano i veri obiettivi del concept, ovvero testimoniare attraverso le vicende narrate , quindi attraverso i testi e la musica, argomenti sempre attuali come vizio, disuguaglianza ed ipocrisia, per lasciarsi sedurre e abbandonare, ad album concluso, da questi apprendisti stregoni del suono(se mi è concesso il termine). E non hanno troppo da invidiare a Symphony x , Circus Maximum , Dream Theater, Dio o Pain of Salvation. Il fatto di rappresentarli come loro generatori o ispiratori, potrebbe farci stimare sempre di più i “grandi”, per avere avuto la capacità non solo di farci sognare in questi anni, ma di produrre eccellenti talenti come gli Echotime e elaborati e promettenti progetti ammirevoli come il loro Genuine.

mercoledì 22 maggio 2013

12:49

Dangerdog Music Reviews, recensione Genuine

Dangerdog Music Reviews, recensione Genuine
Beginning as a cover band, Italy's Echotime has evolved into a progressive power metal band releasing their debut album Genuine. It's a rather ambitious concept album at that. It concerns the journey of Daniel Antony, a once imprisoned, now recently freed, research chemist, seeking to discover why he was jailed for his research and his creation, the miracle molecule, genuine.

The story is played out in four parts, or scenes, much like a metal opera, through the blend of melodic, symphonic, power and progressive metal with instrumental segues between most major songs. Besides the main character, Antony, other characters have parts in many of the songs, all voiced by vocalist Alex Cangini. Too catch the drift of the story, it's best to have the lyrics, and you can find them at logicillogic Records site.With all this going on, music, story and lyrics, and vocal parts, Genuine can be a challenge to follow, especially if you don't have the lyrics. But follow you should. This is an ambitious project with lots to explore, savor, and enjoy. The aforementioned blend of musical styles certainly powers this album. Echotime has taken their talent and experience and put it to the test with good results. Mentioning a few songs, The Choice, Breaking the Prayers, and In Rebel's Hand have a depth and breadth of composition and musicianship for an epic quality, easily proving Echotime's skills. Rather interesting is how the segues, which could easily have been considered filler, offer additional texture and sometimes respites from the more intense major pieces. With little doubt Echotime's Genuine is both an ambitious and significant achievement for the band, and one that fans of progressive power should find entertaining. The question is, how will they top this in the future? Recommended. 4.5/5.0
by Craig Hartranft

martedì 21 maggio 2013

13:43

21/05/2013 Intervista con Mario Vox su Radio Fujiko

21/05/2013 Intervista con Mario Vox su Radio Fujiko
ECHOTIME , OGGI ALLE 17,30 OSPITI PER INTERVISTA TELEFONICA DI MARIO VOX IN DIRETTA DALLE 17 ,30 SU RADIO FUJIKO !!!!

lunedì 20 maggio 2013

20:17

Roba da Rocker, recensione Genuine

Roba da Rocker, recensione Genuine
Genuine - Echotime

Ambizioso. E’ questo il primo aggettivo che viene in mente tentando di descrivere Genuine, e oltre a essere il primo, è forse quello più adeguato. D’altronde come definire un concept album di 18 tracce, di un genere che la band definisce “Cinematic Progressive Metal”, che rappresenta anche il debutto degli Echotime? Ma andiamo con ordine.
Genuine è la storia in quattro scene di Daniel Anthony, un ricercatore chimico che vive nella città immaginaria di Leadtown. Il mondo in cui vive è una trasfigurazione della nostra società, con i suoi problemi di corruzione, ingiustizie, lotte per il potere, di cui Anthony finisce per cadere vittima (non riveliamo troppo per evitare spoiler).

Le 18 tracce di Genuine fanno talvolta da colonna sonora descrittiva dell’ambientazione, delle situazioni, delle scene, talvolta sono una vera e propria narrazione, compresa di dialoghi. Ambizioso dicevamo: realizzare una tale struttura richiede ben più che chitarra, basso, e batteria, e infatti, già dall’apertura, “The cage” sorprende per la ricca produzione, capace per tutta la durata dell’album, di dipingere le ambientazioni grazie a intermezzi composti da cori, melodie pianistiche, strumenti da orchestra, voci provenienti da speaker, e altro.

Tutto questo però è un contorno al pezzo forte, che rimangono le dieci canzoni vere e proprie, quelle in cui gli Echotime ci fanno assaggiare il loro Cinematic Progressive Metal. Il nome, ambizioso anche questo, potrebbe suonare sospetto all’ascoltatore non amante degli intricati passaggi delle band progressive, che spesso si abbandonano in lunghi virtuosismi o in complesse parti che possono suonare persino sconnesse. L’ambizione può portarti molto in alto o farti precipitare in fondo; in questo caso l’ambizione cammina a braccetto con una notevole maturità, sorprendente per un album di debutto, una maturità rivelatrice di esperienza live e di orecchie aperte verso varie influenze musicali. I risultati si avvertono soprattutto nell’intenzione: l’attenzione della band è sempre ben focalizzata sulla riuscita, sulla fluidità dei pezzi, e sul raccontare la storia; i ritornelli si dissolvono in maniera naturale in melodici assolo di chitarra o di tastiera; le parti vocali vedono alternare il cantato più classico con falsetto, dialoghi, cori; i cambi di ritmo non sono mai spiazzanti o fuori posto; il tutto mai fine a sé stesso, ma sempre al servizio della scena, della storia.

Ma è la musica la portata principale, non la storia: l’ascoltatore non interessato al concept, potrebbe tranquillamente decidere di ignorarlo e godersi Genuine per il puro contenuto musicale, piuttosto ricco di sfumature, dal metal di “The Choice”, alla complessità di “Show your faces on TV” fino alla tormentata ballata “Echoes” giusto per citare un paio di esempi. Ma pare fuori luogo parlare delle singole tracce quando ci si trova davanti un album così ben amalgamato e compatto.

La traccia finale “The Question” infatti, ci lascia non solo con un finale enigmatico, ma anche con la sensazione di avere ascoltato un flusso continuo di musica piuttosto che un mucchio di canzoni raggruppate insieme; questo testimonia la riuscita del progetto, ma fa anche emergere quella che è forse l’unica pecca di Genuine: anche dopo ripetuti ascolti, rimane la sensazione che all’album manchi qualcosa…qualche hook: quel ritornello, quel riff, quel qualcosa di accattivante che rimane in testa all’ascoltatore, quel qualcosa che sia in grado di arpionare anche un ascoltatore casuale, e la cui mancanza è forse il punto in cui risiedono i maggiori margini di miglioramento degli Echotime.

Se non altro questo lascia curiosità verso il prossimo capitolo della loro discografia, con la band che si è messa in una posizione decisamente scomoda: dare seguito a un disco ambizioso, molto elaborato e ben riuscito (un problema decisamente invidiabile!). Nessuna fretta di soddisfare questa curiosità però, perché nel frattempo si può continuare ad assaporare ed esplorare Genuine, un album che in virtù delle sue numerose sfumature, sembra svelarsi pian piano di più ad ogni ascolto.

Giuseppe Gib
Roba da Rocker
11:59

Echotime Genuine - Scene 2 "The Chaos" Video

Echotime Genuine - Scene 2 "The Chaos" Video

Gli Echotime ospiti a ROCK ITALIA LIVE, si esibiscono dal vivo a Canale Italia Musica.

martedì 14 maggio 2013

11:48

Geniune, recensione TrueMetal.it

Geniune, recensione TrueMetal.it

Curioso, affascinante ma soprattutto ambizioso il progetto "Genuine", concept album dai contorni elaborati, messo in pista dai nostrani Echotime.

Soggetto ad innumerevoli influenze stilistiche, il debutto del gruppo tricolore si presenta nelle vesti di una complessa opera rock suddivisa in capitoli caratterizzati da un'eccellente abilità compositiva che, unita ad un notevole talento narrativo, si profila quale elemento cardine nel rendere interessante ed al contempo piacevole un prodotto dai risvolti talora "filosofici" e concettualmente impegnativi.

Rock sinfonico, progressive, hard rock, spunti heavy e lievi sfumature industrial, creano il tappeto sonoro ad una vicenda dai tratti cinemotografici in cui - per stessa definizione offerta dai protagonisti - uno scenario dalle avvincenti atmosfere steam-punk, sottende ad un intreccio dai valori metaforici, mediante i quali offrire rappresentazione di una realtà in cui vizio, diseguaglianze ed ipocrisia dominano incontrastate.
Paradigma di un mondo non troppo dissimile da quello attuale, all'interno del quale si muovono personaggi di varia natura ed estrazione, prototipi di una umanità dilaniata da contrasti di potere, interessi economici e decadimento dei valori.
Una storia che si prospetta avvincente insomma, tanto più se fantasiosamente riassunta sulle basi di un genere musicale che gli Echotime amano definire “Cinematic Progressive Metal”.

Ispirati, per loro stessa ammissione, ad importanti esponenti del panorama heavy-prog mondiale quali Dream Theater, Symphony X, Pain Of Salvation, Dio e Circus Maximus, (ai quali ci sentiamo di aggiungere anche gli svedesi Evergrey) i cinque musicisti riescono, in effetti, nell’arduo compito di mettere in scena un universo sonoro composito e multiforme, capace di rendersi accattivante e gradito all’orecchio mantenendosi a debita distanza dal rischio di noiose e stucchevoli divagazioni.
Ricco e molto strutturato negli arrangiamenti, l’album si rivela efficace sin dalle prime battute, mostrandosi agile e diretto, focalizzato sull’obiettivo di apparire scorrevole pur raccontando una storia impegnativa.

L’opener “In The Cage”, preludio all’intricata vicenda, definisce senza possibilità di smentite il taglio inequivocabilmente altolocato della proposta degli Echotime, allineando in modo subito esplicito le influenze citate poc’anzi. Difficile, in effetti, non farsi sorprendere dal pensiero di Symphony X e Circus Maximus nell’approcciarsi ad un brano dai toni magniloquenti, in cui umori cangianti e ritmiche spezzate descrivono immagini da sontuosa opera rock.
Molto bella e funzionale la voce del singer Alex Cangini, sporca ed espressiva tanto da rimembrare un fortunoso incrocio tra Tom Englund e Russell Allen, tra gli elementi che più contribuiscono nel rendere “Genuine” prodotto dal respiro decisamente internazionale e superiore.
Come ogni buon album dall’anima profondamente progressiva, il primo capitolo a firma Echotime riserva poi un serbatoio continuo di sfumature e particolari che si susseguono di ascolto in ascolto, componendo un quadro esaustivo e realmente attendibile solo dopo un buon numero di passaggi.

Ancora presto forse per definirli degni epigoni della grandeur espressa dalle gigantesche band nominate tra le muse ispiratrici. Il talento è tuttavia presente e ben palpabile: sufficiente nel potersene dar conto, anche una prima, rapida valutazione.
Pure all’orecchio meno allenato, non potranno sfuggire la grande cura riservata ai suoni, la professionalità nella confezione degli arrangiamenti e non da ultimo, la ricerca di un songwriting articolato e poliedrico, all’interno del quale poter far confluire tutto l’estro ed il valore dei singoli musicisti.
Ancor più significativo, sarà quindi il soffermarsi su alcuni episodi che, più di altri, esemplificano il raro stato di notevole maturazione artistica già in possesso della band tricolore.
Un paio su tutti: la sontuosa “Breaking The Prayers” e la crepuscolare “In Rebel’s Hand”, dichiarano un livello qualitativo che mal sopporta lo status di band esordiente, sventagliando negli amplificatori una tale compostezza e precisione nel descrivere le atmosfere, gli stati d’animo e le ambientazioni dell’intreccio, tali da apparire degni esclusivamente dei sommi professionisti attivi sulla piazza.
Ma c’è di più: come detto in modo forse meno esplicito, la cosa che colpisce con maggior forza, non è la complessità di suono entro cui i cinque eccellenti musicisti operano, ma è la bellezza propria della musica in se e per se, spesso, gradevolissimo distillato di grande prog metal da “manuale” che nulla invidia a chi, prima di loro, ha saputo spingersi a tali – ottimi – livelli.
Grande musica, tematiche genialmente complesse ed intrecci narrativi efficaci: ce n’è abbastanza per ingolosire ogni prog fan che si rispetti.

Un primo capitolo dunque, che sa di “colpo grosso” e porta alla luce una realtà dai valori straordinariamente elevati.
Convincenti sin dall’esordio, quasi ad auto-investirsi del ruolo di predestinati: qualora tanta grazia dovesse ulteriormente affinarsi e proseguire nell’arco di un altro paio di album, anche l’Italia potrà vantarsi di avere i suoi Circus Maximus…
Fonte TrueMetal.it

11:14

Save your planet with......

Save your planet with......

sabato 11 maggio 2013

22:08

Genuine Photographic Story

Genuine Photographic Story
Il racconto fotografico del " Live Genuine " che si è svolto al Teatro Fanin di San Giovanni in Persiceto Bo, il 12 Aprile 2013, Foto di Salvatore Farruggio Musiche Echotime.

"Genuine" è stato mixato e masterizzato ai Domination Studio da Simone Mularoni.



SCENE 1: "THE KEY"
| - In the cage 1:14
II - The Choice 5:50
III - Running to Lead-town 1:02
IV - G - Advertisement 0:29

V - Show your faces on TV 4:32

SCENE 2: "THE CHAOS"

I - A road to Rule square 0:50

II - The March 4:10

III - Chant of Abbey district 0:15

IV - Breaking the prayers 5:00

SCENE 3: "THE RISING"

I - Frames inside the Lab. 0:57

II - Echoes 4:43

III -Genuine 10:10 (A new Cure) 2:45

IV - The chemical dawn 0:37

V - In rebels' hand 6:12

SCENE 4: "THE LAST BREATH"

I - Clash at Velasco district 0:59

II - Fragile Pantomime 3:59

III - An Epic tragedy 1:14

IV - the Question 2:43

Web:
http://www.echotime.org  / 
http://www.logicillogic.net
http://echofancity.blogspot.it/
Management : Marco Verucchi

12:59

Grande Recensione di Genuine ( Grande Rock )

Grande Recensione di Genuine ( Grande Rock )

Echotime is an inimitable case. The band has been active since 2002 under the name Echovertime, as a cover band and their main purpose was to give various live gigs. In 2011, the guys decided to go a step further to compose original music and Echotime was born. Again they chose to go their own way, so they made this concept album which tells a story that takes place in an imaginary world and in a few words, it places emphasis on the protagonist Daniel Antony, a chemistry researcher, who tries to create something that will help the people of his town, Leadtown, as well as the entire world. Finally, he manages to create “Genuine”, a particle with extraordinary effects that could aid all humanity… but his troubles have just begun.

Echotime are calling themselves “Movie Metal band”. But what’s this if we approach it musically? Well, take numerous cinematic parts and embellish them with progressive, metal, power, pop-rock, symphonic, industrial, rock, acoustic, atmospheric & melodic elements and you’ve got a clue about the album. It’s positive that Echotime are trying to create something out of the ordinary and in truth to be told, it’s been done carefully and effectively ultimately. 18(!) music themes with small instrumental parts in-between which refer to cinematic/movie scenes and bind the story astutely. Don’t be afraid, the CD’s total running play is about 50 minutes. The album was mixed & mastered at Domination Studio (RSM) by Simone Mularoni (DGM, Empyrios etc.) and it is excellent!

I couldn’t guess anything about this band once I run into the album, but then I was dumbfounded by the musical maturity and quality on “Genuine” besides the members’ great performances. Echotime will astound all those devotees who are keen on majestic, cinematic yet symphonic and metal music. They may have not come with fanfares but they do smoke most of those well-advertised boring bands that mostly offer bland works in due course. I just hope Echotime will be “discovered” by lots of fans in these “weird times” that mediocrity rules…

12:33

EchoPlaylist.....solo per le orecchie

EchoPlaylist.....solo per le orecchie
11:58

Echotime at Late Show, Still of the Night!

Echotime at Late Show, Still of the Night!
11:29

Genuine, The Story ( Pdf Slide )

Genuine, The Story ( Pdf Slide )
09:41

Echotime is Maniac ( Live )

Echotime is Maniac ( Live )
09:33

The house of Emit ( Fan Art )

The house of Emit ( Fan Art )

giovedì 9 maggio 2013

18:26

Immigrant Song vs Echotime

Immigrant Song vs Echotime
16:11

Tutti a Scuola di Rock

Tutti a Scuola di Rock

ROCK HOUSE è un'associazione culturale che si dedica all'insegnamento della musica moderna e al supporto delle realtà musicali emergenti!LET'S ROCK!!
Panoramica società
ROCK HOUSE è un'associazione culturale nata da una passione coltivata per anni su un'infinità di palchi e dall'esigenza di creare spazi e opportunità per le numerose realtà musicali del territorio cesenate.

ROCK HOUSE ha il fine di fungere da punto d'incontro, senza limiti di età o esperienza: si occupa di creare spazi per le band (concerti, contest, rassegne), occasioni culturalmente interessanti (conferenze, incontri, seminari), in modo particolare si dedica alla didattica musicale grazie alla prima scuola di chitarra e basso elettrici orientata al rock presente sul territorio cesenate.

Gli associati potranno partecipare attivamente alla vita dell'Associazione in ambito organizzativo, nell'arricchimento del sito web tramite articoli e recensioni o più semplicemente aggregandosi alla community online.

Obiettivo di tutto questo è la creazione di una scena musicale attiva e vitale, che impari a ritagliarsi il proprio spazio e a far sentire la propria voce.
KEEP ROCKIN'!

Sito Rock House

Mail per info

martedì 7 maggio 2013

14:15

Concerti Maggio

Concerti Maggio

Sabato 11 Maggio Gabrilla's Corno Di Rosazzo (UD)
Venerdi 17 Maggio America Graffiti Rep.di San Marino(R.S.M)
Sabato 18 Maggio Naima Serracapriola (FG)
Venerdi 24 Maggio Bunker 83 Urbino (PU)sabato 11 Maggio Gabrilla's Corno Di Rosazzo (UD)
Venerdi 17 Maggio America Graffiti Rep.di San Marino(R.S.M)
Sabato 18 Maggio Naima Serracapriola (FG)
Venerdi 24 Maggio Bunker 83 Urbino (PU)
In queste date verranno eseguiti i grandi brani che da tribute band gli Echotime hanno portato tra la gente, e naturalmente qualcosa dal progetto Genuine non potrà mancare, go, and in Emit we trust.

lunedì 6 maggio 2013