2013 - Echotime Fan City

venerdì 20 settembre 2013

16:51

25 Settembre evento da non mancare Circus Maximus + Echotime

25 Settembre evento da non mancare Circus Maximus + Echotime

I progster norvegesi CIRCUS MAXIMUS, saranno in Italia il 25 ed il 28 di Settembre, per le date a supporto di Nine, il loro ultimo lavoro edito da FRONTIERS RECORDS che grazie ai numeri consensi riscossi in tutto il mondo li afferma sempre più tra i “big” del prog metal.

Ad accompagnarli in questi show, gli svizzeri APPEARANCE OF NOTHING e i progster nazionali DGM ed ECHOTIME.

Blogos
Via dei Mille 26, 40033 Casalecchio di Reno
Prezzo da non credere 10€

domenica 14 luglio 2013

20:31

Recensione su Sadik Underground Review 9/10

Recensione su Sadik Underground Review 9/10
Sadik Underground Review
“Genuine” è qualcosa di veramente speciale, un vera e propria opera, priva di banalità o semplicità. Una reale storia fatta musica, un racconto trasportante, epico ed intrigante. Gli Echotime danno vita ad un disco completo e dinamico, quasi una fusione degli apici di band come Ayeron, Dream Teather, Avantasia e Symphony X; probabilmente come avrete già intuito la stilistica della band naviga sul Progressive/Power Metal, ma non mancano comunque riferimenti all’ Industrial, Heavy Metal e Hard Rock. Il disco è suddiviso in quattro atti, ovviamente indispensabili per la creazione della storia narrata nel disco, presumibilmente l’ album funzionerebbe bene anche da colonna sonora per un film. Veniamo alle sezioni più precise: le chitarre eseguono riff non troppo leggeri da un forte sapore Industrial Metal (anche se mi ricordano abbastanza gli ultimi dischi dei francesi Adagio, stesso per i ritornelli vocali), ciononostante non è l’ unica cosa che rappresenta l’ influenza del genere, infatti anche una buona dose di synth sia elettrici che sinfonici padroneggiano le quinte. La batteria possiede un suono pieno e dinamico, facendo anche uso della doppia cassa continua nelle parti solo strumentali e alternata in quelle cantate, per il resto la stilistica è pienamente in Progressive; ottimo vocalist scelto dalla band, il cantante dispone infatti di una voce sporca e molto espressiva che si addice perfettamente ai brani; nulla da dire per la parte del bassista (che ha il mio stesso cognome), le canzoni sono ben ritmate e senza sbavature. Non credo che gli Echotime siano a livello esordiente, infatti la band ha con se una valanga di talento e di passione che hanno accuratamente iniettato nel disco; anche alle orecchie meno esperte non potrà scappare la cura e la precisione del suono, la ricerca di un songwriting complesso ed intrigante condito con un velo cupo e misterioso, presente anche nella musica. Forse è un po’ presto per descrivere questo disco un capolavoro, ma di certo non passerà inosservato; lettori, ascoltatelo ed innamoratevene.

VOTO: 9/10
-SADIK-


Fonte Sadik Underground Review

mercoledì 10 luglio 2013

14:54

Il grande Face al Academia Moderna di Milano

Il grande Face al Academia Moderna di Milano
Federico Fazi


Federico Fazi performing "breaking the prayers" at AMM (Academia Moderna di Milano)

lunedì 1 luglio 2013

12:24

Dalla Spagna con furore, NoizzWebZine recensione di Genuine

Dalla Spagna con furore, NoizzWebZine recensione di Genuine
A veces los discos debut de algunas bandas sorprenden e impactan, ya sea por su originalidad o por la maestría que demuestran a pesar de ser primerizos, por lo menos a nivel oficial. Eso es precisamente lo que sucede con esta banda italiana llamada ECHOTIME que presenta su primer larga duración titulado “Genuine” a través del sello logic(il)logic Records. Una obra que parece mentira que esté realizada por un grupo debutante puesto que es uno de esos discos grandilocuentes, ambiciosos, técnicos, bien compuestos… y además originales dentro de lo que cabe. Lo suyo es el Metal de tintes Progresivos, aunque no tienen ningún prejuicio a la hora de incorporar otras influencias para contar esta historia que es “Genuine”.

El disco está dividido en cuatro partes, o escenas como ellos las llaman, y sirven para desarrollar este disco conceptual basado en un mundo imaginario, el cual sirve para hacer una crítica de nuestro propio mundo en decadencia. Tampoco quiero desvelar mucho acerca de la historia ya que eso debe descubrirlo el propio oyente cuando se sumerja en “Genuine”. Precisamente ECHOTIME han puesto mucho de su parte para que nos metamos dentro de la historia, solo hay que escuchar esos pasajes instrumentales, como la propia introducción, para sentirse casi como si estuvieses a punto de ver una película. Las bandas sonoras tienen mucho que ver también con las influencias del grupo, eso está claro, pero la base es un Metal muy bien ejecutado, rebosante de atmósferas y matices.

Las mezclas y masterización han corrido a cargo de Simone Mularoni en Domination Studio, dejando un acabado espectacular. Francamente es muy complicado encontrarle pegas a este gran debut de ECHOTIME, desde las voces hasta los teclados, pasando por la producción o la presentación gráfica. Todo tiene un nivel bastante alto y profesional, lo que pone a la banda cerca de grandes nombres como DREAM THEATER, SYMPHONY X, KAMELOT, PAIN OF SALVATION…

mercoledì 19 giugno 2013

18:30

Fotogallery Echotime al ZR di Bologna Opener dei Ghost

Fotogallery Echotime al ZR di Bologna Opener dei Ghost

sabato 15 giugno 2013

11:26

"Echovertime" the cover project by Echotime, report Bunker 83

"Echovertime" the cover project by Echotime, report Bunker 83

I ragazzi ringraziano

Oh my god! Che serata superfantastica al Bunker 83 di Urbino. ..vecchi e nuovi amici insieme x festeggiare alla grande il nostro disco Genuine...a seguire il delirio con le cover hard and heavy. ..un grazie particolare all'echo factory, al fedro Fabio Fedrighelli, il cinghiel Alberto Tiboni il Marco Gabro Gabrielli e lo staff del mitico Bunker 83. ..

lunedì 10 giugno 2013

10:35

Conoscere Genuine, intervista a Andrea Bana Anastasi

Conoscere Genuine, intervista a Andrea Bana Anastasi

"Genuine" degli Echotime (vai alla recensione >>) riesce nell'impresa difficile di creare atmosfere sonore efficaci e particolari, di avere un impatto ed una personalità in cui gli elementi di progressive e di power, pur riconoscibilissimi, non riconducono mai alla similitudine evidente con altre band (se proprio dovessimo - con tutti i distinguo possibili - paragonare l'idea di "Genuine" a qualcosa, mi viene in mente il concept "For the Love of Art and the Making" dei Beyond Twilight, che non è esattamente il mainstream del Prog internazionale).

Per capire di più e meglio quale sia l'idea artistica che lo sorregge, e quali sviluppi possa avere, abbiamo deciso di intervistare una delle "colonne portanti" della band.

EB: Quali sono i vostri riferimenti musicali principali - in ambito metal e non - ed in cosa vi hanno ispirato?

Certo. Innanzi tutto complimenti alla redazione. Mi presento, sono Andrea Bana Anastasi, chitarrista, uno dei compositori, e l'arrangiatore della Band. Diciamo subito che il sound si "avvicina" a band come Symphony X, Dream Theater, Pain of Salvation… e di fatto ci sono elementi sonori comuni, tuttavia, come avrai potuto sentire siamo ben lontani da quel tipo di mondo sonoro. Personalmente le mie influenze sono esterne a questo genere, siamo tutti amanti della "buona musica". Diciamo che, da come avrai potuto sentire dalle sfumature sinfoniche ed elettroniche dell'album (che ho curato), vengo dal "classico" per quanto riguarda "il sinfonico", e dai "post-moderni" per quello che concerne "l'elettronica"; è quindi impossibile per me non parlare di Mussorgsky, Strauss… ma anche di altri, più aderenti al '900, come Alf Clausen, Jan A. P. Kaczmarek, Danny Elfman, Harry-Gregson William, Hans Zimmer, John Powell e molti altri.

EB: La scelta di un Concept Album organico ed unitario è difficile e coraggiosa per una band alla sua prima uscita discografica: come e perchè l'avete presa?

Innanzi tutto l'obiettivo era raccontare quest'immagine vista in un sogno dal nostro cantante e amico Alex Kage, uno scenario in cui EMIT guarda la città bruciare e tutti gli avvenimenti che poi verranno narrati nell'album. Musica per immagine quindi. Siamo tutti amanti delle colonne sonore cinematografiche, ci siamo un po' ispirati a quel mondo. Vero, è una scelta coraggiosa ma siamo ben coscienti del percorso che abbiamo deciso di affrontare. Probabilmente questa sicurezza è data dalle innumerevoli ore passate a studiare e suonare insieme in sala prove e da live con il nostro progetto cover rock-metal. Successivamente abbiamo sviluppato la storia e creato la dimensione di LEADTOWN, con i suoi anfratti e i suoi oscuri avvenimenti...

EB: Dal punto di vista della scrittura musicale, dei suoni e degli arrangiamenti, "Genuine" è un prodotto di grande complessità: avete dovuto adattarlo in qualche modo per proporlo live (visto che c'è una sola chitarra in formazione, tra l'altro)?

Assolutamente. Abbiamo riarrangiato molte parti e siamo molto soddisfatti, senza però perdere quella vena drammatico-cinematografica che caratterizza il disco. La risposta del pubblico è stata ottima, non potremmo essere più felici!



EB: Parliamo sempre del live: ci sono già idee, date, luoghi per un "Genuine Tour" a livello nazionale?

Come saprai siamo da poco tornati da un TOUR EUROPEO che ha toccato Francia, Polonia, Rep. Ceca, Lituania, Lettonia, Estonia… Come nel Risiko si è soliti fare, stiamo spostando le nostre GENUINE-TROOPS in FINLANDIA per Settembre. Ci sono molte altre notizie che bollono in pentola ma non posso ancora dire niente, eh eh!

EB: Il vostro debut-album è un'opera già molto compiuta, sembra incredibile che sia il primo disco: se questo Ë l'inizio della vostra evoluzione come band, in quali territori sonori vi state inoltrando? Cosa ci possiamo aspettare dagli Echotime dopo "Genuine"?

Sono molto felice che tu sia riuscito a cogliere il vero "significato sonoro" di GENUINE. Siamo già attivi e al lavoro sul secondo album. Non posso ancora rivelare la storia, sarebbe uno SPOILER troppo grosso. Diciamo che se le atmosfere, sinfoniche, elettroniche, descrittive (come le pubblicità dei prodotti GENUINE presenti nel disco), anni '50, cinematografiche di GENUINE vi sono piaciute o vi hanno in qualche modo colpito, il n°2 (così lo chiamo in questa sede) sarà assai più ricco e descrittivo. Riusciremo ancor di più a coinvolgere i nostri amici e fan all'interno del mondo sonoro del prossimo album. PREQUEL, SEQUEL o… qualcos'altro?

Cos'altro dire? Grazie ad Andrea "Bana" Anastasi per quest'intervista... la voglia di vedere gli Echotime dal vivo è grande, così come l'attesa per ciò che faranno a livello compositivo e discografico nel prossimo futuro. Intanto, riascolto ancora una volta "Genuine": un disco che chiunque sia appassionato di progressive rock e metal non può assolutamente farsi sfuggire.

Intervista di Emiliano Berardi
10:07

Genuine, bellissima recensione di Defenders of Steel

Genuine, bellissima recensione di Defenders of Steel


Teatrale, drammatico, enfatico, genuino, già, il debutto degli Echotime è un’opera discografica capace di abbattere i confini, soprattutto quelli esistenti fra diversi generi musicali, riuscendo con una buona dose di malizia, ad amalgamare diverse sfumature ed influenze musicali, grazie ad arrangiamenti sopraffini, e a riversarle in un unico contenitore sonoro, con una naturalezza ed un’eleganza, che danno luogo ad autentici trip visionari e ad atmosfere oniriche, quasi irreali.

Un vero e proprio melange musicale dunque, nel quale riescono a convivere in perfetta simbiosi sonora, elementi che vanno dal prog/metal moderno più elaborato, alle reminiscenze progessive rock seventies style, fino a riuscire a sfiorare atmosfere dal vago stentore gotico, il tutto risaltato da una prova d’insieme veramente coinvolgente, nella quale ogni strumentista si ritaglia la sua parte del leone, con una menzione particolare per l’istrionismo vocale di mr. Alex Cangini, autore di una performance da applausi a scena aperta.

Un variopinto mosaico di suoni dai colori dalle tonalità accese, difficile da descrivere in sintesi, anche perché le emozioni e le sensazioni che i nostri riescono a trasmettere sono molteplici, e riescono a colpire nel segno come una carezza in un pugno, tanto che basterebbe ascoltare pochi secondi dell’opener, per rendersi conto di avere a che fare con una band che sa come prodigarsi in costruzioni armoniche.

Schematicamente diviso in quattro imponenti suite, per ben diciotto tracce totali, molte delle quali sono dei semplici cameo atti a sottolineare i vari passaggi in quello che, a livello concettuale sembra essere un intrigante, quanto intricato concept album, “Genuine” è in definitiva un vero e proprio caleidoscopio di influenze che cingono in un unico abbraccio mediatico soluzioni musicali che vanno dal metal, all’hard rock, passando per sonorità più elitarie, contraddistinte da un dinamismo ritmico alquanto apprezzabile!!!
Ambizioso, da ascoltare senza preconcetti di sorta…

Beppe “HM” Diana




Fonte Articolo

sabato 8 giugno 2013

23:08

Finalmente il promo di Genuine Tour

Finalmente il promo di Genuine Tour
21:38

Verona, 07/06/2013 gli Echotime ringraziano

Verona, 07/06/2013 gli Echotime ringraziano


Ed eccoci qua...di ritorno da una serata che ci ha visto suonare con il progetto di una vita musicale intrapreso anni fa chiamato EchoverTime RockBand ...iniziato con il mio grande brother Federico Fazi e la mia famiglia acquisita Echotime...la consacrazione davanti a 4000 persone presso Verona...quando ti guardi indietro adesso capisci il perché hai fatto queste scelte. ..Grazie

Echotime EchoverTime

lunedì 3 giugno 2013

17:05

Echotime opener al concerto dei Ghost 6 Giugno 2013

Echotime opener al concerto dei Ghost 6 Giugno 2013
Importante palco quello che aspetta gli ECHOTIME giovedi 6 giugno 2013 allo ZR di Bologna . La band di Urbino attualmente in tour europeo ( hanno già toccato Francia, Lituania , Rep. Ceca ,Lettonia,Estonia, Romania ed Italia ) per promuovere il loro primo album di inediti "Genuine ", che ha raggiunto consensi straordinari di pubblico e critica, sarà opener ai GHOST. Brani di grande presa ed immediati , forte tecnica e teatralità sul palco, fanno degli Echotime una delle band più interessanti ed originali degli ultimi anni .

Un grande onore per gli ECHOTIME potere dividere il palco con i GHOST, la band svedese che grazie al loro ultimo album “Infestissumam”, di cui tutti stanno parlando con entusiasmo e adorazione, sono pronti a diventare la nuova rivelazione del panorama heavy contemporaneo… da non perdere!
INFO E DETTAGLI :
ECHOTIME - Opener ai GHOST il 6 giugno allo ZR ( BO)

Per tutti i dettagli Clicca qui

sabato 25 maggio 2013

16:58

Two Guys Metal Reviews, recensione Genuine

Two Guys Metal Reviews, recensione Genuine
Echotime is an interesting cinematic prog band with a powerful sound that proves the excellent musicianship of the groups members. Their new album Genuine is a unique slab of what the band call 'Movie Metal'. An interesting release with some genuinely terrifying album art this record shows a band with a sound that is all to their own and who can easily carve out their own niche in a crowded prog scene trying to find a life after djent. Filled with epic vocal swoops and huge piano lines this is a fun listen to say the least, even if by the end it does start to overstay its welcome.

One of the sings that the listener notices right away on this record is that their are a lot of shot 'filler tracks' these usually introduce a sort of cinematic theme. While they add flavor to the release I think they might be better just integrated into songs. Overall though this record is a very impressive musical achievement. There is a wonderful combination of cinema music and heavy metal for an end result that should appeal to many fans. The keyboards are especially well done and help to give the music a very unique vibe. It keeps the 'movie' theme going quite nicely.

To finish, Genuine shows a lot of potential and Echotime seem to have all of the elements necessary to become a great prog band, their are just a few bits and ends that need to be modified. Still, after 200 gigs in two years the future seems to be very bright for this Italian prog act. It makes me excited to think how this groups sound can be refined and streamlined in the future. With a little more work and tightening of the songwriting these guys could become truly huge. 
If you're looking for the next big thing in prog, it could very well be Echotime!
Fonte  Two Guys Metal Reviews

venerdì 24 maggio 2013

11:37

Heavy Metal.it, recensione Genuine

Heavy Metal.it, recensione Genuine
Per recensire Genuine ci vorrebbero molte pagine, creando una sorta di recensione a racconto, trattandola come una favola, narrandola ad un pubblico che non può che rimanere a bocca spalancata e magari anche con una strisciolina di bava colante a lato. Oppure, posso sintetizzare la mia recensione sul loro lavoro, ed anche sul gruppo stesso, definendolo semplicemente … Favoloso.. ma favoloso in tutti i sensi, perché ascoltandoli, avremo la reale sensazione di esserci catapultati nel bel mezzo di un libro o di un film di fantascienza di quelli colossali, con scenografie imponenti e personaggi fantastici, che attraverso una morale ben determinata, dai valori e dalle tematiche importanti, ci educano musicalmente e magicamente all’interpretazione ed alla comprensione del messaggio. Gli Echotime prendono le redini di questi aspetti e ci guidano musicalmente ed emotivamente attraverso paesaggi fantascientifici alla Conan Doyle.
Ci sono troppi aspetti da analizzare, da raccontare, da descrivere, forse non nei minimi dettagli, ma bisogna prestare attenzione a questi italiani, che hanno portato e stanno portando, a mio modestissimo parere, la logic(il)logic Records / Andromeda Dischi a potersi vantare di avere promosso talenti come questi. Al di là dell’abilità esperta e grandiosa nel mixaggio, questi ragazzi dimostrano capacità molto notevoli sotto tutti gli aspetti. Faccio notare subito la piccola nota stonata di questo lavoro, ovvero la pronuncia inglese un attimino da ripassare, per poi concedermi in modo liberatorio, al racconto ed all’elogio del loro lavoro e della loro poliedricità, nonché duttilità impiegata in tutti i generi che raccolgono.
Che cos’è Genuine? Genuine è un concept album diviso in 4 parti o capitoli principali, le quali raccolgono al loro interno altre parti o più precisamente “atti musicali” : due track e due interlude che al loro interno vedono destreggiarsi abilmente generi come Prog, Opera Rock, Symphonic metal, Power metal, Pop e Industrial, che marcano e delineano così il tema concept e le immagini che rispecchiano la trama di Genuine. Se in the Cage, che è l’intro di “The Key, ovvero la prima delle 4 parti, riconosciamo l’impronta sontuosa da “cinematic prog metal” dove la sinfonicità si accarezza ad un prog per culminare in un heavy molto più duro e roccioso di non dubbia tecnica ed abilità. Proseguendo con le altre riconosciamo pure subito la gemellare somiglianza vocale del cantante con quella di Englund. La versatilità di Cangini la si capta subito da questa prima parte. In Show your Faces, ultima atto di The Key, i cori sinfonici suggellano le doti non così frequenti e adatte per definire questo album come un debutto …

In The Chaos, seconda parte, la presenza industrial si fa sentire molto di più con atmosfere più dure e apocalittiche, ma viene lievemente ammorbidita da assoli e riff abili ed incisivi. Cangini qui è un’ esplosione e una sorpresa.. a volte ti sembra di ascoltare Coverdale, a volte Udo per poi tornare al già citato Englund. Bisogna sempre fare un plauso molto energico agli interlude, che sino ad ora non hanno avuto quel famoso effetto “patacca” appiccicata lì, che invece in tanti altri album dei “grandi” io personalmente spesso ho trovato. Sono sempre inseriti come rilegature preziose fra i pezzi, permettendo fluidità e continuità che scivola perfettamente.
Siamo al terzo blocco, The Rising. Dopo il primo interlude, troviamo Echoes e qui mi soffermo sulla interpretazione del cantante che, nonostante l’estrema difficoltà del pezzo, ha dato prova di essere non solo intonato ma di essere davvero perfetto in ogni occasione ed evenienza musicale: l’elasticità con cui passa da un prog, piuttosto che un power per lanciarsi nel pop e ributtarsi nel rock simphonyc, è davvero mirabile. Sentire per credere! E la sensazione di Rising, di libertà, quindi di risollevamento e di fuga da quella prigione e situazione , attraverso la sua interpretazione ed attraverso la parte strumentale la si capta completamente, merito anche delle tastiere che contribuiscono a questo senso di leggerezza.
L’ultima parte, The Last Breath, si apre con un interlude per poi passare in Fragile Pantomime .. Ecco, qui rimango senza parole.. Sembra di essere dentro un musical adesso, dove il pathos con Daniel, il vero personaggio del loro concept, sembra uscire come un fumetto fuori dall’album, attraverso le note e tutti i suoi stati d’animo si vivono inesorabilmente in ogni sfumatura di chitarra, di basso, batteria e contorsioni vocali e questa sensazione la si vive fino alla fine dell’album.

Il trailer di Genuine è una sorta di animated movie che ci segnala già quali saranno le scene sonore
che ci faranno viaggiare al suo interno, scene talmente magiche ed attraenti, che creano non solo tridimensionalità, ma un coinvolgimento tale, da non volere o potere dare un voto, perché si è troppo presi a capire che cosa succederà dopo quella scena, o quali saranno le sorti del protagonista e dei personaggi …
Così, i veri protagonisti, alla fine dei conti, si scopre che siamo proprio noi.
Attraverso la loro interpretazione e bravura, gli Echotime ci fanno fiondare in un mondo che è (e sarà) inevitabile da sfuggire. E il vero incanto si compie nel momento in cui si tralasciano i veri obiettivi del concept, ovvero testimoniare attraverso le vicende narrate , quindi attraverso i testi e la musica, argomenti sempre attuali come vizio, disuguaglianza ed ipocrisia, per lasciarsi sedurre e abbandonare, ad album concluso, da questi apprendisti stregoni del suono(se mi è concesso il termine). E non hanno troppo da invidiare a Symphony x , Circus Maximum , Dream Theater, Dio o Pain of Salvation. Il fatto di rappresentarli come loro generatori o ispiratori, potrebbe farci stimare sempre di più i “grandi”, per avere avuto la capacità non solo di farci sognare in questi anni, ma di produrre eccellenti talenti come gli Echotime e elaborati e promettenti progetti ammirevoli come il loro Genuine.

mercoledì 22 maggio 2013

12:49

Dangerdog Music Reviews, recensione Genuine

Dangerdog Music Reviews, recensione Genuine
Beginning as a cover band, Italy's Echotime has evolved into a progressive power metal band releasing their debut album Genuine. It's a rather ambitious concept album at that. It concerns the journey of Daniel Antony, a once imprisoned, now recently freed, research chemist, seeking to discover why he was jailed for his research and his creation, the miracle molecule, genuine.

The story is played out in four parts, or scenes, much like a metal opera, through the blend of melodic, symphonic, power and progressive metal with instrumental segues between most major songs. Besides the main character, Antony, other characters have parts in many of the songs, all voiced by vocalist Alex Cangini. Too catch the drift of the story, it's best to have the lyrics, and you can find them at logicillogic Records site.With all this going on, music, story and lyrics, and vocal parts, Genuine can be a challenge to follow, especially if you don't have the lyrics. But follow you should. This is an ambitious project with lots to explore, savor, and enjoy. The aforementioned blend of musical styles certainly powers this album. Echotime has taken their talent and experience and put it to the test with good results. Mentioning a few songs, The Choice, Breaking the Prayers, and In Rebel's Hand have a depth and breadth of composition and musicianship for an epic quality, easily proving Echotime's skills. Rather interesting is how the segues, which could easily have been considered filler, offer additional texture and sometimes respites from the more intense major pieces. With little doubt Echotime's Genuine is both an ambitious and significant achievement for the band, and one that fans of progressive power should find entertaining. The question is, how will they top this in the future? Recommended. 4.5/5.0
by Craig Hartranft

martedì 21 maggio 2013

13:43

21/05/2013 Intervista con Mario Vox su Radio Fujiko

21/05/2013 Intervista con Mario Vox su Radio Fujiko
ECHOTIME , OGGI ALLE 17,30 OSPITI PER INTERVISTA TELEFONICA DI MARIO VOX IN DIRETTA DALLE 17 ,30 SU RADIO FUJIKO !!!!

lunedì 20 maggio 2013

20:17

Roba da Rocker, recensione Genuine

Roba da Rocker, recensione Genuine
Genuine - Echotime

Ambizioso. E’ questo il primo aggettivo che viene in mente tentando di descrivere Genuine, e oltre a essere il primo, è forse quello più adeguato. D’altronde come definire un concept album di 18 tracce, di un genere che la band definisce “Cinematic Progressive Metal”, che rappresenta anche il debutto degli Echotime? Ma andiamo con ordine.
Genuine è la storia in quattro scene di Daniel Anthony, un ricercatore chimico che vive nella città immaginaria di Leadtown. Il mondo in cui vive è una trasfigurazione della nostra società, con i suoi problemi di corruzione, ingiustizie, lotte per il potere, di cui Anthony finisce per cadere vittima (non riveliamo troppo per evitare spoiler).

Le 18 tracce di Genuine fanno talvolta da colonna sonora descrittiva dell’ambientazione, delle situazioni, delle scene, talvolta sono una vera e propria narrazione, compresa di dialoghi. Ambizioso dicevamo: realizzare una tale struttura richiede ben più che chitarra, basso, e batteria, e infatti, già dall’apertura, “The cage” sorprende per la ricca produzione, capace per tutta la durata dell’album, di dipingere le ambientazioni grazie a intermezzi composti da cori, melodie pianistiche, strumenti da orchestra, voci provenienti da speaker, e altro.

Tutto questo però è un contorno al pezzo forte, che rimangono le dieci canzoni vere e proprie, quelle in cui gli Echotime ci fanno assaggiare il loro Cinematic Progressive Metal. Il nome, ambizioso anche questo, potrebbe suonare sospetto all’ascoltatore non amante degli intricati passaggi delle band progressive, che spesso si abbandonano in lunghi virtuosismi o in complesse parti che possono suonare persino sconnesse. L’ambizione può portarti molto in alto o farti precipitare in fondo; in questo caso l’ambizione cammina a braccetto con una notevole maturità, sorprendente per un album di debutto, una maturità rivelatrice di esperienza live e di orecchie aperte verso varie influenze musicali. I risultati si avvertono soprattutto nell’intenzione: l’attenzione della band è sempre ben focalizzata sulla riuscita, sulla fluidità dei pezzi, e sul raccontare la storia; i ritornelli si dissolvono in maniera naturale in melodici assolo di chitarra o di tastiera; le parti vocali vedono alternare il cantato più classico con falsetto, dialoghi, cori; i cambi di ritmo non sono mai spiazzanti o fuori posto; il tutto mai fine a sé stesso, ma sempre al servizio della scena, della storia.

Ma è la musica la portata principale, non la storia: l’ascoltatore non interessato al concept, potrebbe tranquillamente decidere di ignorarlo e godersi Genuine per il puro contenuto musicale, piuttosto ricco di sfumature, dal metal di “The Choice”, alla complessità di “Show your faces on TV” fino alla tormentata ballata “Echoes” giusto per citare un paio di esempi. Ma pare fuori luogo parlare delle singole tracce quando ci si trova davanti un album così ben amalgamato e compatto.

La traccia finale “The Question” infatti, ci lascia non solo con un finale enigmatico, ma anche con la sensazione di avere ascoltato un flusso continuo di musica piuttosto che un mucchio di canzoni raggruppate insieme; questo testimonia la riuscita del progetto, ma fa anche emergere quella che è forse l’unica pecca di Genuine: anche dopo ripetuti ascolti, rimane la sensazione che all’album manchi qualcosa…qualche hook: quel ritornello, quel riff, quel qualcosa di accattivante che rimane in testa all’ascoltatore, quel qualcosa che sia in grado di arpionare anche un ascoltatore casuale, e la cui mancanza è forse il punto in cui risiedono i maggiori margini di miglioramento degli Echotime.

Se non altro questo lascia curiosità verso il prossimo capitolo della loro discografia, con la band che si è messa in una posizione decisamente scomoda: dare seguito a un disco ambizioso, molto elaborato e ben riuscito (un problema decisamente invidiabile!). Nessuna fretta di soddisfare questa curiosità però, perché nel frattempo si può continuare ad assaporare ed esplorare Genuine, un album che in virtù delle sue numerose sfumature, sembra svelarsi pian piano di più ad ogni ascolto.

Giuseppe Gib
Roba da Rocker
11:59

Echotime Genuine - Scene 2 "The Chaos" Video

Echotime Genuine - Scene 2 "The Chaos" Video

Gli Echotime ospiti a ROCK ITALIA LIVE, si esibiscono dal vivo a Canale Italia Musica.

martedì 14 maggio 2013

11:48

Geniune, recensione TrueMetal.it

Geniune, recensione TrueMetal.it

Curioso, affascinante ma soprattutto ambizioso il progetto "Genuine", concept album dai contorni elaborati, messo in pista dai nostrani Echotime.

Soggetto ad innumerevoli influenze stilistiche, il debutto del gruppo tricolore si presenta nelle vesti di una complessa opera rock suddivisa in capitoli caratterizzati da un'eccellente abilità compositiva che, unita ad un notevole talento narrativo, si profila quale elemento cardine nel rendere interessante ed al contempo piacevole un prodotto dai risvolti talora "filosofici" e concettualmente impegnativi.

Rock sinfonico, progressive, hard rock, spunti heavy e lievi sfumature industrial, creano il tappeto sonoro ad una vicenda dai tratti cinemotografici in cui - per stessa definizione offerta dai protagonisti - uno scenario dalle avvincenti atmosfere steam-punk, sottende ad un intreccio dai valori metaforici, mediante i quali offrire rappresentazione di una realtà in cui vizio, diseguaglianze ed ipocrisia dominano incontrastate.
Paradigma di un mondo non troppo dissimile da quello attuale, all'interno del quale si muovono personaggi di varia natura ed estrazione, prototipi di una umanità dilaniata da contrasti di potere, interessi economici e decadimento dei valori.
Una storia che si prospetta avvincente insomma, tanto più se fantasiosamente riassunta sulle basi di un genere musicale che gli Echotime amano definire “Cinematic Progressive Metal”.

Ispirati, per loro stessa ammissione, ad importanti esponenti del panorama heavy-prog mondiale quali Dream Theater, Symphony X, Pain Of Salvation, Dio e Circus Maximus, (ai quali ci sentiamo di aggiungere anche gli svedesi Evergrey) i cinque musicisti riescono, in effetti, nell’arduo compito di mettere in scena un universo sonoro composito e multiforme, capace di rendersi accattivante e gradito all’orecchio mantenendosi a debita distanza dal rischio di noiose e stucchevoli divagazioni.
Ricco e molto strutturato negli arrangiamenti, l’album si rivela efficace sin dalle prime battute, mostrandosi agile e diretto, focalizzato sull’obiettivo di apparire scorrevole pur raccontando una storia impegnativa.

L’opener “In The Cage”, preludio all’intricata vicenda, definisce senza possibilità di smentite il taglio inequivocabilmente altolocato della proposta degli Echotime, allineando in modo subito esplicito le influenze citate poc’anzi. Difficile, in effetti, non farsi sorprendere dal pensiero di Symphony X e Circus Maximus nell’approcciarsi ad un brano dai toni magniloquenti, in cui umori cangianti e ritmiche spezzate descrivono immagini da sontuosa opera rock.
Molto bella e funzionale la voce del singer Alex Cangini, sporca ed espressiva tanto da rimembrare un fortunoso incrocio tra Tom Englund e Russell Allen, tra gli elementi che più contribuiscono nel rendere “Genuine” prodotto dal respiro decisamente internazionale e superiore.
Come ogni buon album dall’anima profondamente progressiva, il primo capitolo a firma Echotime riserva poi un serbatoio continuo di sfumature e particolari che si susseguono di ascolto in ascolto, componendo un quadro esaustivo e realmente attendibile solo dopo un buon numero di passaggi.

Ancora presto forse per definirli degni epigoni della grandeur espressa dalle gigantesche band nominate tra le muse ispiratrici. Il talento è tuttavia presente e ben palpabile: sufficiente nel potersene dar conto, anche una prima, rapida valutazione.
Pure all’orecchio meno allenato, non potranno sfuggire la grande cura riservata ai suoni, la professionalità nella confezione degli arrangiamenti e non da ultimo, la ricerca di un songwriting articolato e poliedrico, all’interno del quale poter far confluire tutto l’estro ed il valore dei singoli musicisti.
Ancor più significativo, sarà quindi il soffermarsi su alcuni episodi che, più di altri, esemplificano il raro stato di notevole maturazione artistica già in possesso della band tricolore.
Un paio su tutti: la sontuosa “Breaking The Prayers” e la crepuscolare “In Rebel’s Hand”, dichiarano un livello qualitativo che mal sopporta lo status di band esordiente, sventagliando negli amplificatori una tale compostezza e precisione nel descrivere le atmosfere, gli stati d’animo e le ambientazioni dell’intreccio, tali da apparire degni esclusivamente dei sommi professionisti attivi sulla piazza.
Ma c’è di più: come detto in modo forse meno esplicito, la cosa che colpisce con maggior forza, non è la complessità di suono entro cui i cinque eccellenti musicisti operano, ma è la bellezza propria della musica in se e per se, spesso, gradevolissimo distillato di grande prog metal da “manuale” che nulla invidia a chi, prima di loro, ha saputo spingersi a tali – ottimi – livelli.
Grande musica, tematiche genialmente complesse ed intrecci narrativi efficaci: ce n’è abbastanza per ingolosire ogni prog fan che si rispetti.

Un primo capitolo dunque, che sa di “colpo grosso” e porta alla luce una realtà dai valori straordinariamente elevati.
Convincenti sin dall’esordio, quasi ad auto-investirsi del ruolo di predestinati: qualora tanta grazia dovesse ulteriormente affinarsi e proseguire nell’arco di un altro paio di album, anche l’Italia potrà vantarsi di avere i suoi Circus Maximus…
Fonte TrueMetal.it

11:14

Save your planet with......

Save your planet with......

sabato 11 maggio 2013

22:08

Genuine Photographic Story

Genuine Photographic Story
Il racconto fotografico del " Live Genuine " che si è svolto al Teatro Fanin di San Giovanni in Persiceto Bo, il 12 Aprile 2013, Foto di Salvatore Farruggio Musiche Echotime.

"Genuine" è stato mixato e masterizzato ai Domination Studio da Simone Mularoni.



SCENE 1: "THE KEY"
| - In the cage 1:14
II - The Choice 5:50
III - Running to Lead-town 1:02
IV - G - Advertisement 0:29

V - Show your faces on TV 4:32

SCENE 2: "THE CHAOS"

I - A road to Rule square 0:50

II - The March 4:10

III - Chant of Abbey district 0:15

IV - Breaking the prayers 5:00

SCENE 3: "THE RISING"

I - Frames inside the Lab. 0:57

II - Echoes 4:43

III -Genuine 10:10 (A new Cure) 2:45

IV - The chemical dawn 0:37

V - In rebels' hand 6:12

SCENE 4: "THE LAST BREATH"

I - Clash at Velasco district 0:59

II - Fragile Pantomime 3:59

III - An Epic tragedy 1:14

IV - the Question 2:43

Web:
http://www.echotime.org  / 
http://www.logicillogic.net
http://echofancity.blogspot.it/
Management : Marco Verucchi

12:59

Grande Recensione di Genuine ( Grande Rock )

Grande Recensione di Genuine ( Grande Rock )

Echotime is an inimitable case. The band has been active since 2002 under the name Echovertime, as a cover band and their main purpose was to give various live gigs. In 2011, the guys decided to go a step further to compose original music and Echotime was born. Again they chose to go their own way, so they made this concept album which tells a story that takes place in an imaginary world and in a few words, it places emphasis on the protagonist Daniel Antony, a chemistry researcher, who tries to create something that will help the people of his town, Leadtown, as well as the entire world. Finally, he manages to create “Genuine”, a particle with extraordinary effects that could aid all humanity… but his troubles have just begun.

Echotime are calling themselves “Movie Metal band”. But what’s this if we approach it musically? Well, take numerous cinematic parts and embellish them with progressive, metal, power, pop-rock, symphonic, industrial, rock, acoustic, atmospheric & melodic elements and you’ve got a clue about the album. It’s positive that Echotime are trying to create something out of the ordinary and in truth to be told, it’s been done carefully and effectively ultimately. 18(!) music themes with small instrumental parts in-between which refer to cinematic/movie scenes and bind the story astutely. Don’t be afraid, the CD’s total running play is about 50 minutes. The album was mixed & mastered at Domination Studio (RSM) by Simone Mularoni (DGM, Empyrios etc.) and it is excellent!

I couldn’t guess anything about this band once I run into the album, but then I was dumbfounded by the musical maturity and quality on “Genuine” besides the members’ great performances. Echotime will astound all those devotees who are keen on majestic, cinematic yet symphonic and metal music. They may have not come with fanfares but they do smoke most of those well-advertised boring bands that mostly offer bland works in due course. I just hope Echotime will be “discovered” by lots of fans in these “weird times” that mediocrity rules…

12:33

EchoPlaylist.....solo per le orecchie

EchoPlaylist.....solo per le orecchie
11:58

Echotime at Late Show, Still of the Night!

Echotime at Late Show, Still of the Night!
11:29

Genuine, The Story ( Pdf Slide )

Genuine, The Story ( Pdf Slide )
09:41

Echotime is Maniac ( Live )

Echotime is Maniac ( Live )
09:33

The house of Emit ( Fan Art )

The house of Emit ( Fan Art )

giovedì 9 maggio 2013

18:26

Immigrant Song vs Echotime

Immigrant Song vs Echotime
16:11

Tutti a Scuola di Rock

Tutti a Scuola di Rock

ROCK HOUSE è un'associazione culturale che si dedica all'insegnamento della musica moderna e al supporto delle realtà musicali emergenti!LET'S ROCK!!
Panoramica società
ROCK HOUSE è un'associazione culturale nata da una passione coltivata per anni su un'infinità di palchi e dall'esigenza di creare spazi e opportunità per le numerose realtà musicali del territorio cesenate.

ROCK HOUSE ha il fine di fungere da punto d'incontro, senza limiti di età o esperienza: si occupa di creare spazi per le band (concerti, contest, rassegne), occasioni culturalmente interessanti (conferenze, incontri, seminari), in modo particolare si dedica alla didattica musicale grazie alla prima scuola di chitarra e basso elettrici orientata al rock presente sul territorio cesenate.

Gli associati potranno partecipare attivamente alla vita dell'Associazione in ambito organizzativo, nell'arricchimento del sito web tramite articoli e recensioni o più semplicemente aggregandosi alla community online.

Obiettivo di tutto questo è la creazione di una scena musicale attiva e vitale, che impari a ritagliarsi il proprio spazio e a far sentire la propria voce.
KEEP ROCKIN'!

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