Conoscere Genuine, intervista a Andrea Bana Anastasi - Echotime Fan City

lunedì 10 giugno 2013

Conoscere Genuine, intervista a Andrea Bana Anastasi


"Genuine" degli Echotime (vai alla recensione >>) riesce nell'impresa difficile di creare atmosfere sonore efficaci e particolari, di avere un impatto ed una personalità in cui gli elementi di progressive e di power, pur riconoscibilissimi, non riconducono mai alla similitudine evidente con altre band (se proprio dovessimo - con tutti i distinguo possibili - paragonare l'idea di "Genuine" a qualcosa, mi viene in mente il concept "For the Love of Art and the Making" dei Beyond Twilight, che non è esattamente il mainstream del Prog internazionale).

Per capire di più e meglio quale sia l'idea artistica che lo sorregge, e quali sviluppi possa avere, abbiamo deciso di intervistare una delle "colonne portanti" della band.

EB: Quali sono i vostri riferimenti musicali principali - in ambito metal e non - ed in cosa vi hanno ispirato?

Certo. Innanzi tutto complimenti alla redazione. Mi presento, sono Andrea Bana Anastasi, chitarrista, uno dei compositori, e l'arrangiatore della Band. Diciamo subito che il sound si "avvicina" a band come Symphony X, Dream Theater, Pain of Salvation… e di fatto ci sono elementi sonori comuni, tuttavia, come avrai potuto sentire siamo ben lontani da quel tipo di mondo sonoro. Personalmente le mie influenze sono esterne a questo genere, siamo tutti amanti della "buona musica". Diciamo che, da come avrai potuto sentire dalle sfumature sinfoniche ed elettroniche dell'album (che ho curato), vengo dal "classico" per quanto riguarda "il sinfonico", e dai "post-moderni" per quello che concerne "l'elettronica"; è quindi impossibile per me non parlare di Mussorgsky, Strauss… ma anche di altri, più aderenti al '900, come Alf Clausen, Jan A. P. Kaczmarek, Danny Elfman, Harry-Gregson William, Hans Zimmer, John Powell e molti altri.

EB: La scelta di un Concept Album organico ed unitario è difficile e coraggiosa per una band alla sua prima uscita discografica: come e perchè l'avete presa?

Innanzi tutto l'obiettivo era raccontare quest'immagine vista in un sogno dal nostro cantante e amico Alex Kage, uno scenario in cui EMIT guarda la città bruciare e tutti gli avvenimenti che poi verranno narrati nell'album. Musica per immagine quindi. Siamo tutti amanti delle colonne sonore cinematografiche, ci siamo un po' ispirati a quel mondo. Vero, è una scelta coraggiosa ma siamo ben coscienti del percorso che abbiamo deciso di affrontare. Probabilmente questa sicurezza è data dalle innumerevoli ore passate a studiare e suonare insieme in sala prove e da live con il nostro progetto cover rock-metal. Successivamente abbiamo sviluppato la storia e creato la dimensione di LEADTOWN, con i suoi anfratti e i suoi oscuri avvenimenti...

EB: Dal punto di vista della scrittura musicale, dei suoni e degli arrangiamenti, "Genuine" è un prodotto di grande complessità: avete dovuto adattarlo in qualche modo per proporlo live (visto che c'è una sola chitarra in formazione, tra l'altro)?

Assolutamente. Abbiamo riarrangiato molte parti e siamo molto soddisfatti, senza però perdere quella vena drammatico-cinematografica che caratterizza il disco. La risposta del pubblico è stata ottima, non potremmo essere più felici!



EB: Parliamo sempre del live: ci sono già idee, date, luoghi per un "Genuine Tour" a livello nazionale?

Come saprai siamo da poco tornati da un TOUR EUROPEO che ha toccato Francia, Polonia, Rep. Ceca, Lituania, Lettonia, Estonia… Come nel Risiko si è soliti fare, stiamo spostando le nostre GENUINE-TROOPS in FINLANDIA per Settembre. Ci sono molte altre notizie che bollono in pentola ma non posso ancora dire niente, eh eh!

EB: Il vostro debut-album è un'opera già molto compiuta, sembra incredibile che sia il primo disco: se questo Ë l'inizio della vostra evoluzione come band, in quali territori sonori vi state inoltrando? Cosa ci possiamo aspettare dagli Echotime dopo "Genuine"?

Sono molto felice che tu sia riuscito a cogliere il vero "significato sonoro" di GENUINE. Siamo già attivi e al lavoro sul secondo album. Non posso ancora rivelare la storia, sarebbe uno SPOILER troppo grosso. Diciamo che se le atmosfere, sinfoniche, elettroniche, descrittive (come le pubblicità dei prodotti GENUINE presenti nel disco), anni '50, cinematografiche di GENUINE vi sono piaciute o vi hanno in qualche modo colpito, il n°2 (così lo chiamo in questa sede) sarà assai più ricco e descrittivo. Riusciremo ancor di più a coinvolgere i nostri amici e fan all'interno del mondo sonoro del prossimo album. PREQUEL, SEQUEL o… qualcos'altro?

Cos'altro dire? Grazie ad Andrea "Bana" Anastasi per quest'intervista... la voglia di vedere gli Echotime dal vivo è grande, così come l'attesa per ciò che faranno a livello compositivo e discografico nel prossimo futuro. Intanto, riascolto ancora una volta "Genuine": un disco che chiunque sia appassionato di progressive rock e metal non può assolutamente farsi sfuggire.

Intervista di Emiliano Berardi

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